martedì 23 novembre 2010

DI STEFANO LUZI


UNA BOCCATA DI OSSIGENO
martedì 23 novembre 2010

La portata è devastante. Il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano oggi è in grado di disintegrare la forza politica della coalizione di Governo. Il programma è un best seller killer contro la cultura dell’illegalità, un rullo compressore della denuncia e un immenso contenitore di valori, un mostro con il sorriso e le idee, che tenta e vuole una volta per tutte annientare Silvio Berlusconi e spazzare via la sua cultura mass mediatica, commerciale. Vieni Via Con Me va oltre la cronaca, la televisione, diventa il simbolo di una riscossa politica e culturale che forse in Italia mancava da anni. Smonta una per una le menzogna date in pasto al paese, diventa megafono di verità e sensibilità che fino ad ora erano solo nella rete.

Così intanto che segui cadi in considerazioni che la TV mai ti stimola ad avere:

La barbarie per un momento sta lasciando il posto alla civiltà, il buio fittissimo sembra diradarsi o almeno lascia sottintendere che forse "si può", e quel muto dissenso trova la strada per risalire alla luce e finalmente c'è qualcuno che parla di amore, di amore per un corpo, per una donna, ma con tutta la magia, la sacralità e la unicità che questo sentimento merita.

E guardi le tue figlie e fai un sospiro di sollievo.

Alla fine spengi e pensi:

"L'impressione è stata quella di svegliarsi da una anestesia. Ci si guarda intorno e con la bocca ancora impastata dall'effetto del farmaco ci si chiede "ma dove sono, cosa è successo?"

C'è insomma la vita raccontata con garbo e con durezza, con nostalgia e con allegria, con disappunto e con speranza.

Il piacere di ascoltare e di guardare, l'inatteso stupore che sembrava sparito per sempre di fronte alla banalità opprimente, ecco che riaffiora. Si ride con gioia, con consapevolezza, si impara, si condivide, si ricorda, e riaffiora sottilmente l' indignazione di un tempo e pian piano ci si sente finalmente adeguati a vedere un programma televisivo, dove non si urla ma addirittura contestualmente si viene indotti a pensare, dove la volgarità non trova nemmeno il più piccolo spiraglio compiacente.

Un programma per tutti, per chi come me ha pianto per Falcone e continua a commuoversi di fronte a quel viso, nonostante tutto, sempre sorridente, per chi vede i propri diritti sessuali rivendicati con semplicità e determinazione, insomma senza peccato; per chi è stanco della sopraffazione, di un potere degenerato e degenerante.

E’ bastato mettere insieme un qualificato presentatore, un magnifico ed informato narratore, far sfilare giganti della satira e trattare argomenti importanti per molti ma scomodi per pochi.

E non c’è spazio per detrattori, stavolta no, non è un programma di parte è UN PROGRAMMA.

Così da Maroni a Grillo, passando per gli infangatori di mestiere come i Sallustri, Belpietro e Feltri gli schiaffi tentati sono boomerang pesanti come macigni, perché non c’è cavillo sostenibile, non c’è difetto personale che distolga e danneggi il complesso.

Non per questo dobbiamo appellarci ad una trasmissione ma che essa sia un auspicio per uno scatto di orgoglio popolare bisogna augurarcelo.