domenica 3 ottobre 2010
E’ MORTO IL CAPITALISMO, OCCULTATO IL SUO CADEVERE, LA POLIZIA VEGLIA!!!
Non è stato ucciso dalla lotta di classe ma da i suoi usurai. La società basata sul consumo ha collassato, prosciugata da banche e aguzzini che hanno accumulato ricchezze per nasconderle in paradisi parassitari. E’ morto un sistema, tutti se ne sono accorti ma nessuno lo ammette, nonostante gli accanimenti terapeutici che creano altri crack sociali ma danno tempo ai becchini di nascondere le loro frodi e il bottino.
Solite e oramai consumate tecniche del gettare il panico, tra ipotetici attacchi di un tizio di nome Bin e addestrato per anni nella CIA insieme a ridicole messe in scena nostrane di attentati a pagliacci dalla lingua consumata, cercano di riempire tele-gionali e intimidire la gente che sente, dentro di se, l’esigenza di ribellarsi. Si tenta di mettere il panico ovunque anche in rete, cosa tra l’altro impossibile, minacciando la censura, che già esiste, e impossibile nel caso che l’induviduo non si lasci intimidire e si lasci portare via la libertà di esprimersi.
Il pianeta del consumo si sta sgretolando, le società sono in crisi e non ascoltano neanche + le sirene, vedono solo le barricate innalzate dagli sbirri. Nuovi politici si tingono di nuovi colori ma a fatica convincono, tutti oramai hanno capito che tutto sfocerà in un conflitto sociale inevitabile. L’unico panico che sento è se saremo organizzati nel riappropriarsi di un equilibrio sociale devastato o se saremo definitivamente oppressi.
Stefano Luzi