lunedì 26 aprile 2010

CEMENTO IMPOVERITO


Legambiente: cemento impoverito pericolo italiano


27 aprile 2010
Roma. «Le inchieste in corso stanno dimostrando come la mafia abbia il controllo quasi monopolistico del cemento depotenziato...
...e come il fenomeno interessi l'intero Paese».
Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, commenta così la notizia di arresti e sequestri odierni, su richiesta della Dda di Caltanissetta, nell'ambito dell'operazione denominata «Doppio colpo», che ha interessato Sicilia, Lombardia, Lazio e Abruzzo. «Sul calcestruzzo scadente, utilizzato principalmente in opere pubbliche, i magistrati si sono imbattuti più e più volte - prosegue Venneri - e le tante inchieste giudiziarie in corso potrebbero confermare rischi imminenti. C'è la perizia tecnica sulla linea ferroviaria Lamezia-Catanzaro inaugurata a giugno 2008, c'è la voragine sul tratto appena rifatto della Salerno-Reggio Calabria, ci sono la scuola Euclide di Bova Marina e quella in via Coniugi Crigna a Tropea e, forse, anche la casa dello studente dell'Aquila, il cui crollo durante il terremoto ha posto più di un interrogativo sulla consistenza della struttura». Tante le storie raccolte e monitorate nei rapporti Ecomafia di Legambiente e al centro del recente dossier Cemento depotenziato, come quella appunto dell'inchiesta della procura di Caltanissetta nei confronti della Calcestruzzi Spa, controllata dal gruppo Italcementi, leader in Italia del mercato del calcestruzzo. Una lunga e complicata indagine nei confronti di un colosso industriale che ha disseminato la Sicilia e l'Italia di cantieri e sulla quale i magistrati nisseni hanno contestato una lunga lista di capi di imputazione, tra cui quella per la scarsa qualità del calcestruzzo fornito nei relativi contratti di fornitura. Il meccanismo siciliano della Calcestruzzi Spa, ipotizzato dagli investigatori, sarebbe stato semplice: una doppia ricetta per confezionare il calcestruzzo, una legale per i controlli e una «allungata» per realizzare decine di opere pubbliche nell'isola. «È necessario - conclude Venneri - in tutto il Paese un attento monitoraggio delle opere pubbliche, a partire da ospedali e scuole. Da tempo, abbiamo rivolto questa richiesta al ministro delle Infrastrutture».

ANSA
Legambiente: necessario monitorare opere pubbliche a rischio

27 aprile 2010
«Le inchieste in corso stanno dimostrando come la mafia abbia il controllo quasi monopolistico del cemento depotenziato e come il fenomeno interessi l'intero Paese». Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente, commenta così la notizia di arresti e sequestri odierni, su richiesta della Dda di Caltanissetta, nell'ambito dell'operazione denominata 'Doppio colpò, che ha interessato Sicilia, Lombardia, Lazio e Abruzzo. Venneri quindi reclama «un monitoraggio sulle opere pubbliche in tutto il Paese». «Sul calcestruzzo scadente, utilizzato principalmente in opere pubbliche, i magistrati si sono imbattuti più e più volte -prosegue Venneri- e le tante inchieste giudiziarie in corso potrebbero confermare rischi imminenti. C'è la perizia tecnica sulla linea ferroviaria Lamezia-Catanzaro inaugurata a giugno 2008, c'è la voragine sul tratto appena rifatto della Salerno-Reggio Calabria, ci sono la scuola Euclide di Bova Marina e quella in via Coniugi Crigna a Tropea e, forse, anche la casa dello studente dell'Aquila, il cui crollo durante il terremoto ha posto più di un interrogativo sulla consistenza della struttura». Tante storie raccolte e monitorate nei rapporti Ecomafia di Legambiente e al centro del recente dossier Cemento depotenziato, «come quella appunto - ricorda l'associazione ambientalista - dell'inchiesta della procura di Caltanissetta nei confronti della Calcestruzzi Spa, controllata dal gruppo Italcementi, leader in Italia del mercato del calcestruzzo». «Una lunga e complicata indagine - ricorda Legambiente - nei confronti di un colosso industriale che ha disseminato la Sicilia e l'Italia di cantieri e sulla quale i magistrati nisseni hanno contestato una lunga lista di capi di imputazione, tra cui quella per la scarsa qualità del calcestruzzo fornito nei relativi contratti di fornitura». «Il meccanismo siciliano della Calcestruzzi Spa, ipotizzato dagli investigatori, -continua- sarebbe stato semplice: una doppia ricetta per confezionare il calcestruzzo, una legale per i controlli e una 'allungatà per realizzare decine di opere pubbliche nell'isola». «È necessario -conclude Venneri- in tutto il Paese un attento monitoraggio delle opere pubbliche, a partire da ospedali e scuole. Da tempo, abbiamo rivolto questa richiesta al ministro delle Infrastrutture».

Adnkronos


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Abruzzo, 50 mila senza tetto
espresso.repubblica.it
Secondo la Protezione civile, a febbraio le vittime del terremoto ancora prive di una casa erano poco più di 10 mila. Adesso, stando al rapporto del presidente della Regione sono quasi cinque volte tanto. Come "L'espresso" aveva documentato



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A Milano 1 maggio si terrà un raduno nazifascista organizzato dai gruppi di estrema destra con il patrocinio della provincia di Milano, all'interno di una settimana di iniziative che si concluderanno il 2 maggio, a vari livelli patrocinate o sostenute da istituzioni di questa città.


Milano, medaglia d'oro alla resistenza, città dei libri e dell'editoria ma anche del giornalismo, dell'arte, del teatro e della musica, ha una responsabilità culturale e civile nei confronti di quanti vivono dentro, ma anche fuori, questa città. Una responsabilità che deriva dal peso e dalla rilevanza della sua storia fatta anche di scrittori, intellettuali e artisti che hanno fatto di Milano un centro propulsivo di nuove idee e nuove correnti, una città partigiana per gli ideali di libertà, conoscenza e antirazzismo contro paura e ignoranza, e già messa a dura prova da decenni di politiche securitarie e xenofobe che cancellano la cultura e gli spazi di libertà. Un concerto nazifascista a Milano vuol dire proprio promuovere ignoranza, odio e razzismo, vuol dire svilire e rinnegare la fatica e la passione di quanti contro fascismo e razzismo hanno affermato azioni, parole e idee di libertà, spesso a costo di gravi sacrifici.


Le istituzioni di Milano, a partire dai consigli di zona ad arrivare agli assessori alla cultura di Milano e della provincia che decidono di non vietare e addirittura di patrocinare e finanziare le varie iniziative di fascisti e nazisti, stanno compiendo un'operazione inaccettabile che la città rifiuta perchè assolutamente estranea alla sua natura e al suo ruolo di promotrice di saperi liberi e antirazzisti.


Rifiutiamo di legittimare la presenza pubblica di chi fomenta odio e razzismo e di chi vuole resuscitare posizioni nostalgiche di un passato che non deve più ritornare. Oggi le vittime da ricordare sono Rachel, bambina nigeriana di 13 mesi morta a Cernusco nell'ospedale che inizialmente le aveva negato le cure per la tessera sanitaria scaduta; Emil Enea, ragazzo rom di 13 anni morto nell'incendio della tenda dove viveva da quando era stato sgomberato; Abba e Dax, vittime della violenza e del razzismo di fascisti esattamente uguali a quelli che questa settimana vorrebbero mobilitarsi e avere agibilità politica con la benedizione e i finanziamenti di provincia e comune. E' di Abba, di Rachel, di Emil e di Dax che vogliamo parlare, è di loro che vogliamo raccontare alle nuove generazioni perchè da una cultura antirazzista e antifascista si seminino gli anticorpi contro i nuovi autoritarismi e i vecchi ritorni.


Chiediamo a quanti oggi continuano a seminare quegli stessi ideali di libertà, a quanti con la stessa fatica e passione di ieri fanno cultura in questa straordinaria città meticcia, ricca di differenze e di culture diverse che si incontrano, di rivolgersi alle istituzioni e chiedere loro di non legittimare questa o altre iniziative simili a Milano e a spese dei milanesi. Ci appelliamo a quanti hanno la responsabilità di seminare la cultura di domani di far sentire la propria voce, di esporsi ed opporsi all'ennesimo ma gravissimo tentativo di affossare cultura e libertà in un colpo solo e di rendersi disponibili a contattarci e a partecipare alle iniziative che da qui al primo maggio verranno messe in campo.




HANNO FIRMATO:
Dario Fo
Pap Khouma
Deriveapprodi
Nanni Balestrini
Erri De Luca
Paolo Rossi
Moni Ovadia
Bebo Storti
Renato Sarti
Teatro della Cooperativa
Sandro Ruotolo
Aldo Giannuli
Marco Bascetta
Luca Fazio
Giorgio Salvetti
Sandro Dazieri
Maria Pace Ottieri
Carla Benedetti
Cristina Fusani
Roberto Escobar
Achille Mauri
Diana Mauri
Silvana La Spina
Mimesis edizioni
Be press
Marcos y Marcos
Chiara Bertola
Mohamed Ba
Antonio Martino
Gabriella Kuruvilla
Kento






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